Sostenibilità

CFO: Siete pronti per la CSRD?

SAP Concur |

Avete sentito parlare della Corporate Sustainability Reporting Directive (CSRD)? Se non lo avete fatto, non siete soli: molti leader aziendali non sono ancora a conoscenza di questa normativa dell'UE. Tuttavia, è il momento di comprendere questa nuova direttiva e i rischi che la non conformità potrebbe comportare per la vostra azienda.

La CSRD richiederà alle organizzazioni di riportare una varietà di metriche ESG e si prevede che interesserà un numero di aziende maggiore rispetto a qualsiasi precedente regolamento sulla sostenibilità. La mancata conformità potrebbe comportare pesanti sanzioni, e con il 2025 ormai alle porte, è fondamentale mettere ordine nella propria gestione il prima possibile.

Con il supporto degli esperti del nostro partner Thrust Carbon, vi presentiamo i concetti fondamentali della CSRD, le conseguenze della non conformità e come prepararsi al suo imminente arrivo.

Cos'è la CSRD?

La CSRD (Corporate Sustainability Reporting Directive) è una nuova legislazione dell'Unione Europea che richiede alle aziende che operano nell'UE di rendicontare le proprie emissioni, con l'obiettivo di migliorare la trasparenza e la responsabilità, garantendo che le decisioni aziendali tengano conto dei fattori ESG (ambientali, sociali e di governance).

Le aziende dovranno riportare le proprie emissioni di gas a effetto serra (Greenhouse Gas - GHG), suddivise in categorie chiamate "scopi" (scope). Queste includono emissioni dirette, come quelle provenienti da strutture e veicoli di proprietà, ed emissioni indirette, come quelle derivanti da viaggi aziendali.

Inoltre, secondo la CSRD, le aziende saranno obbligate a dichiarare i propri obiettivi di riduzione delle emissioni a lungo termine. Dovranno spiegare come i loro piani e obiettivi si allineano a uno scenario di zero emissioni nette a 1,5°C e proporre metriche basate sul clima per monitorare i progressi.

La direttiva richiederà investimenti significativi sia in termini di tempo che di risorse economiche. Oltre alla rendicontazione delle emissioni, le aziende dovranno presentare un piano dettagliato su come intendono ridurre la propria impronta di carbonio e fissare obiettivi concreti in tal senso. Inoltre, i dati dovranno essere verificati e certificati da un revisore terzo accreditato.

Sebbene la direttiva sia entrata in vigore nel 2023, quest'anno sarà la prima volta che le aziende dovranno conformarsi ai requisiti di divulgazione richiesti. La CSRD prevede un'implementazione graduale: le aziende più grandi (circa 50.000) saranno le prime a dover presentare i report quest'anno. Tuttavia, anche le piccole imprese dovrebbero iniziare a prepararsi per una rendicontazione solida, poiché saranno coinvolte se operano all'interno della catena di approvvigionamento di aziende più grandi. Nei prossimi anni, tutte le aziende saranno chiamate a rispettare i requisiti della direttiva.

Rischi della non conformità

La mancata conformità alla CSRD può comportare conseguenze significative per le aziende. L'Unione Europea è nota per imporre sanzioni pesanti alle imprese non conformi, e questa direttiva non farà eccezione. Negli ultimi mesi, gli Stati membri dell'UE hanno integrato la CSRD nelle proprie legislazioni, definendo requisiti e sanzioni che variano da paese a paese. Pertanto, le organizzazioni devono adeguarsi alle normative locali del paese in cui operano, pena il rischio di sanzioni per il mancato rispetto degli standard di rendicontazione.

Le aziende e i dirigenti che non rispettano i requisiti o forniscono dati inaccurati possono incorrere in multe elevate, calcolate in base al fatturato aziendale o allo stipendio personale. In alcuni casi estremi, come in Francia – il primo Stato membro ad aver attuato la legge nel dicembre 2023 – è prevista non solo l’applicazione di sanzioni economiche, ma anche il rischio di pene detentive.

Tuttavia, questi scenari sono rari. Il rischio di carcere può essere evitato dimostrando di aver agito con la dovuta diligenza e di aver fatto il possibile per rispettare i requisiti della direttiva. Per evitare problemi e garantire la conformità, è fondamentale prepararsi in anticipo, implementando processi solidi per la rendicontazione e ponendosi nelle migliori condizioni per affrontare gli obblighi che entreranno in vigore.

Le tre C per semplificare la rendicontazione CSRD

Commitment 

La conformità alla CSRD richiede un impegno importante, ma il processo di raccolta dei dati non deve necessariamente essere complicato o stressante. Con gli strumenti adeguati, tutto può diventare più semplice. Ad esempio, investire in un programma integrato per la gestione di viaggi e spese consente di raccogliere automaticamente i dati relativi all'impatto ambientale dei viaggi aziendali dei dipendenti.

In SAP Concur collaboriamo con Thrust Carbon, leader nel settore del calcolo delle emissioni, per fornire ai nostri clienti dati sulla sostenibilità attraverso Concur Travel. Questo aiuta le aziende a prendere decisioni più consapevoli e orientate alla sostenibilità.

Grazie a soluzioni automatizzate come queste, le organizzazioni possono ottimizzare il processo di rendicontazione della CSRD, risparmiando tempo e risorse.

Communication 

Anche se la responsabilità della rendicontazione CSRD è principalmente dei CFO e dei reparti finanziari, il loro lavoro richiede il contributo di molti altri team aziendali: travel manager, risorse umane, logistica e procurement. Per questo motivo, è fondamentale comunicare chiaramente e con largo anticipo le aspettative, i requisiti e le tempistiche.

Un altro passo fondamentale è coinvolgere i fornitori. Il loro supporto sarà cruciale per raccogliere i dati sulle emissioni legate ai loro processi, che hanno un impatto indiretto sulle attività della vostra azienda. Stabilire un dialogo tempestivo con i fornitori aiuta a evitare fraintendimenti o ritardi futuri.

Infine, non sottovalutate il valore del confronto con i colleghi di settore. Molti CFO stanno affrontando le stesse sfide legate alla CSRD e potrebbero offrire soluzioni utili o condividere esperienze che vi aiutino a superare gli ostacoli. La CSRD non è una gara, ma un’opportunità per collaborare e ridurre l’impatto ambientale globale.

Clarity

La CSRD è una normativa complessa, con requisiti che possono variare da un paese all'altro. È essenziale dedicare del tempo alla ricerca e all’approfondimento per comprendere a fondo le sue implicazioni.

Per supportarvi in questo percorso, esistono numerose risorse utili, come la guida alla CSRD di SAP e gli strumenti di Thrust Carbon, pensati per agevolare il raggiungimento della conformità climatica. Potete anche contattare SAP Concur per ricevere supporto dedicato nella preparazione ai nuovi obblighi di rendicontazione.

Il 2025 è arrivato e, anche se la vostra azienda potrebbe non essere immediatamente obbligata a presentare i report, i successivi anni seguiranno lo stesso ritmo. Investire ora negli strumenti e nei processi giusti è fondamentale per affrontare le nuove richieste di sostenibilità. Ritardare potrebbe lasciare le aziende impreparate, con il rischio di non riuscire a recuperare il terreno perso.

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