Quasi tutti i travel manager (99%) prevedono un anno impegnativo davanti a sé e sottolineano la necessità di migliore formazione e strumenti, soprattutto quando viene chiesto loro di assumere ruoli più strategici. L’ultima ricerca SAP Concur ha intervistato 600 travel manager in 6 mercati globali, rivelando un futuro incerto per la gestione dei viaggi a meno che le aziende non migliorino il supporto per questi ruoli critici.
I risultati principali rivelano:
Gestire le aspettative in contrasto
I viaggiatori d’affari danno sempre maggiore priorità alla flessibilità, spesso divergendo dalle politiche di viaggio aziendali, preferendo avere più sicurezza, equilibrio tra lavoro e vita privata o allineamento con valori sociali, politici e ambientali. In questo scenario, il 36% dei travel manager fatica a conciliare queste aspettative con le richieste aziendali di riduzione dei costi.
I viaggiatori felici danno prestazioni migliori
Le aziende che danno priorità alle esigenze dei viaggiatori hanno maggiori probabilità di tenere i propri travel manager. Tra coloro che intendono restare, il 41% riferisce che il proprio datore di lavoro dà priorità alle opzioni di viaggio flessibili per i dipendenti rispetto a privilegiare misure di riduzione dei costi o di viaggio sostenibili. Al contrario, un minor numero di travel manager intenzionati a restare (30%) o quelli meno soddisfatti del proprio ruolo attuale (29%) citano la sostenibilità o i tagli al budget come obiettivo principale della propria azienda.
Guardando avanti
Senza alcuni aggiustamenti immediati per supportare i travel manager e riconoscere il loro contributo, molti potrebbero prendere in considerazione opportunità con datori di lavoro più reattivi o esplorare nuovi percorsi di carriera entro il prossimo anno. Per trattenere i talenti, le aziende devono fornire soluzioni pratiche e strumenti avanzati che consentano ai travel manager di soddisfare in modo efficace le crescenti richieste delle loro posizioni.
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